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Cyberbullismo e disturbi alimentari: all’Alberghiero di Assisi una giornata di sensibilizzazione con una madre-testimone

Si è tenuta oggi, presso l’Auditorium delle Scuole Medie di Santa Maria degli Angeli, la giornata di sensibilizzazione organizzata dall’Istituto Alberghiero di Assisi dedicata a due tematiche sempre più urgenti nella vita dei giovani: cyberbullismo e disturbi del comportamento alimentare.

Tra gli ospiti, la testimonianza di Mirna Mastronardi, madre di Dea, adolescente di Matera tragicamente scomparsa dopo essere stata vittima di atti di cyberbullismo.
Dopo la perdita della figlia, la signora Mastronardi ha trasformato il proprio dolore in un impegno civile profondo: partecipa a incontri nelle scuole, collabora con istituzioni e associazioni e si batte perché nessun altro ragazzo e nessuna famiglia debbano affrontare ciò che ha vissuto la sua.

Il suo intervento ha profondamente toccato i presenti: i ragazzi hanno ascoltato in silenzio e con grande partecipazione emotiva, mostrando una sensibilità e un rispetto straordinari. Il momento conclusivo è stato particolarmente intenso — molti studenti sono scesi dagli spalti dell’auditorium per abbracciare la mamma, in un gesto collettivo di affetto e vicinanza che ha commosso tutti.

Accanto a lei è intervenuta anche l’Associazione “Pellicano” di Perugia, che da anni opera a fianco di persone con disturbi del comportamento alimentare, offrendo supporto terapeutico e strumenti di prevenzione.

L’iniziativa si inserisce nel percorso educativo promosso dall’Istituto Alberghiero in linea con la Legge 71/2017 sul contrasto al cyberbullismo e con le Linee guida MIM 2024, volte a promuovere il benessere psicologico e l’uso consapevole dei media digitali.

La Dirigente scolastica, prof.ssa Stefania Tarini, ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’incontro, sottolineando come “la scuola debba continuare a essere una comunità educante e un presidio di prevenzione, in cui i ragazzi possano crescere consapevoli e protetti, e gli adulti possano essere un sostegno attivo e competente nella loro vita quotidiana”.

Un momento di ascolto, emozione e condivisione che ha lasciato un segno profondo: ricordare Dea e tutte le giovani vittime di bullismo, perché nessun gesto o parola ostile – reale o digitale – sia mai più sottovalutata.

Ultima revisione il 10-11-2025 da ALDO GIUSEPPE GERACI